Gabriele Vacis mette in scena una “migrazione” tra De  Amicis e Conrad, nel segno della ricerca di una lettura  sostenibile alle grandi tematiche sociali del nostro tempo: Cuore/Tenebra.

Cuore, pubblicato nel 1886, è da subito un best seller, con la sua forte matrice pedagogica che celebra l’unione sociale e i valori nazionali che emergono dal Risorgimento. Entusiastici consensi di stampa e pubblico infantile e adulto accolgono il testo, come dimostrano le migliaia di lettere che giungono all’autore all’indomani dell’uscita. In due mesi e mezzo di vita l’opera vanta già 41 edizioni e 18 richieste di traduzione; nel 1923 tocca la milionesima copia e i nomi dei piccoli Garrone e Franti, il Maestro Perboni e la Maestrina dalla penna rossa entrano a pieno titolo nell’immaginario collettivo del paese. «Sanguinaccio speziato e dolcissimo» (Arbasino), «brutto romanzo reazionario» (Sanguineti), ma anche «uno dei più felici romanzi dell’800» (Flora), «libro stupendo […] uscito da un gran cuore italiano» (Agazzi), per citare solo alcuni dei giudizi sul romanzo che manifestano punti di vista in aperta contrapposizione tra loro, specchio di un dibattito ancora oggi aperto sulla portata dell’opera. Cuore di tenebra, che esce nel 1899, a puntate, sul “Blackwood’s Magazine”, racconta il viaggio di un giovane marinaio alla ricerca di un misterioso personaggio perduto in Africa ed è forse la prima, profonda critica al colonialismo delle potenze occidentali nel continente africano.  Joseph Conrad narra le barbarie e le razzie compiute dalle potenze occidentali sul continente africano. Come De Amicis fa raccontare dai giovani immigrati delle regioni italiane i valori dell’Italia umbertina, Vacis restituisce, filtrandolo attraverso Conrad, il ritratto del nostro Paese attraverso le narrazioni dei ragazzi giunti da ogni parte del mondo.


adattamento drammaturgico di Gabriele Vacis e Angelo De Matteis

con Jurij Ferrini, Elena Aimone, Paolo Bonato, Didie Caria, Carlo Cusanno
Giuseppe Fabris, Gloria Giacopini, Francesco Giorda, Gerald Mballe
Luca Nava, Simone Rosset, Alberto Rosso, Giuseppe Saccotelli,
Elia Tapognani

con i maestri (in ordine alfabetico) Mauro Berruto, Pietro Buffa
Aldo Cazzullo, Lella Costa, Alessandro D’Avenia, Maurizio Ferraris
Suor Giuliana Galli, Nicola Lagioia, Enrico Palandri, Domenico Quirico
Remo Rostagno, Benedetta Tobagi, Marco Vacchetti

e con i ragazzi delle scuole: 2ªa Primo Liceo Artistico Torino, 1ªt Liceo scientifico “Gobetti” Torino, 2ªs Istituto “Boselli” Torino, V ginnasio F Liceo Classico “D’Azeglio” Torino, 1ªc e 2ªc Istituto “8 Marzo” Settimo T.se, 3ªd Convitto Nazionale “Carlo Alberto” Novara

regia Gabriele Vacis
scenofonia, luminismi, stile Roberto Tarasco
pedagogia dell’azione Barbara Bonriposi
video Indyca

coordinamento progetto ISTITUTO DI PRATICHE TEATRALI PER LA CURA DELLA PERSONA Andrea Ciommiento
foto di scena ANDREA MACCHIA

Nell’ambito del progetto Istituto di Pratiche Teatrali per la Cura della Personasostenuto da Compagnia di San Paolo e Regione Piemonte
Teatro Stabile Tornino – Teatro Nazionale